Il Blues


LE ORIGINI

Forma poetico-musicale nata nel Sud degli Stati Uniti, negli anni precedenti alla guerra di secessione (1861-65).
Esso nacque in stretto rapporto con i ‘canti dei campi’ (field hollers) e con i canti di lavoro e di prigionia.

Spesso il blues è dipinto come una lenta e triste musica ricca di desolate immagini di disperazione personale (“la mia ragazza mi ha lasciato, mi sento a terra, e la mia vita non ha più senso”): più che una musica, un lamento. Naturalmente, è tutto falso. Il blues è un mezzo di espressione di sé, una sorta di catarsi, possiamo dire. Questo aiuterà a sollevare l’artista, e di conseguenza l’ascoltatore, dalle pene della vita.

Dopo la fine della schiavitù, al canto si aggiunse l’accompagnamento di strumenti ‘poveri’ (banjo, armonica ecc.) e la chitarra conquistò un ruolo di primo piano. L’ulteriore evoluzione strumentale del blues è legata alla progressiva appropriazione da parte dei musicisti afroamericani di strumenti, stili e generi musicali della tradizione europea.
Attraverso il boogie-woogie il blues cominciò ad assumere anche una forma solo strumentale, fornendo un apporto decisivo alla nascita del jazz. 


L’ORIGINE DEL NOME

L’espressione “blues” si riferiva in origine allo stato allucinatorio che segue alle crisi di astinenza da alcool.
All’epoca “blue” era un sinonimo gergale di “ubriaco” e per questo motivo le leggi che vietavano la vendita di alcolici la domenica erano indicate come “Blue laws“. Verso la fine del 1700, un ballo di coppia lento diffuso nelle taverne veniva indicato come “blues” o “slow drag“.


LE CARATTERISTICHE MUSICALI

Le deviazioni dalla scala diatonica occidentale, ancora oggi sono il marchio indelebile del suono blues, e si possono classificare in diversi tipi a seconda dell’intervallo alle quali sono applicate:
III grado (intervallo di terza);
V grado (intervallo di quinta);

Vocechitarra elettricachitarra acusticapianoforte, armonica a boccabassocontrabbassotrombatrombonesassofonobatteriakazoowashboard, sono solo alcuni degli strumenti “affiancati” al genere blues.


Molti sono gli artisti di questo genere assolutamente degni di nota, eccone alcuni:

Il primo, in ordine cronologico, è Muddy Waters (da molti è anche considerato il più grande bluesman di tutti i tempi);
BB King (il più noto ed influente artista blues moderno);
Stephen “Stevie” Ray Vaughan (totalmente autodidatta e senza alcuna conoscenza teorica);


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